Tra le giornate buie, uggiose e nebbiose, quando il sole pallido traspare dalle nuvole ci porta grande gioia, la stessa che vogliamo portare a tutti gli amanti di Torino, del Piemonte, della lingua e della cultura italiana a cui questo racconto è dedicato.
Il sole tra la nebbia
Se a Torino e in Piemonte per estensione, Ottobre è la versione autunnale ed antitetica di Giugno, allora Novembre è la versione fredda ed opposta di Luglio.
Tanto quanto i sapori dell'autunno esplodono e si ampliano a Novembre, tanto si può dire lo stesso di Luglio: il pieno della stagione dei ramassin, le nostre prugnette mignon di origine siriana, dall'aroma intenso e sconosciute nel resto d'Italia!
Sono di stagione solo 6 settimane all'anno e come il Natale, bisogna coglierle quando arrivano al mercato! E' difficile farne indigestione ma ci si deve comunque sforzare di arrivare alla quasi saturazione. I ramassin freschi sono i migliori anche se ovviamente in questi giorni sono un lontano ricordo. Secondo si piazza il gelato di ramassin de L'Essenza del Gelato in Via Principe Amedeo 21F: quanto più al frutto sia stato creato dalla natura. Praticamente un gelato con l'80% di frutta fresca comprata a Porta Palazzo, nella stessa giornata in cui il gelato viene prodotto.
Per una volta vantiamocene a dovere e diamo a Cesare quel che é di Cesare: un lusso tutto torinese, piemontese ed italiano.
Porta Palazzo - 4 stagioni e uno dei lussi inimitabili e ineguagliabili al mondo di Torino: la vera dispensa della città.
I ramassin hanno ovviamente la pelle viola, colore versatile ed ideale per l'autunno e in contrasto, l'aroma fruttato, intenso e dolce dell'estate di altri tempi, non solo pre-pandemia ma anche anni 80, anni 50 e anni 20 del 1900 quando i film, come i sogni erano in bianco e nero e più realizzabili.
A Novembre invece parliamo di gusti definiti come quello delle castagne, degli arrosti regali di vitello e della pasta al forno che riscalda l'intera casa. Ma fuori?
Fuori Torino diventa viva, si accende letteralmente a fine Ottobre e resta accesa con le sue Luci D'Artista colorate fino all'inizio della stagione del Carnevale.
In questi giorni novembrini, il ricordo delle lunghe giornate calde di Luglio pare davvero lontano, anche se i dehors di bar, ristoranti e bistrot hanno i funghi riscaldanti; il cielo diventa presto nero e l'aria è 'frizzante' come l'acqua che beviamo in attesa di Agosto e delle vacanze...
Anche a Novembre c'è la stessa attesa di vacanze che a Luglio, solo che sono quelle di Natale. E' interessante che a Torino, tutto il periodo da metà Novembre al 6 Gennaio è Natale per tutti, anche per i non cristiani. L'unica festa che davvero manca, e per diverse considerazioni storiche possiamo dire 'per fortuna', è il Giorno del Ringraziamento con l'enorme tacchino arrosto da 8kg, che comunque il piemontese medio non potrebbe neanche preparare nel suo forno casalingo, meno che meno di giovedì.
Allora per consolazione abbiamo istituito ufficialmente dal 2020 il Black Friday privato della sua magia natalizia e festiva, nella sua pura ossatura consumistica, che però dobbiamo ammetterlo, sarà anche grazie al COVID19, in effetti gli sconti non sono niente male!
In parallelo anche di sconti si parla a Luglio con i tanto attesi saldi estivi dove tutta la merce invenduta della primavera viene ribassata del 30% che per le piccole tasche di oggi sembra un sacco.
Al meno quest'anno tutti hanno massimizzato la bassa carica virale e si sono buttati a capofitto nei negozi a partire dalla data stabilita dall'associazione commercianti. Eh si... se a Novembre, Babbo Natale prepara gli elfi, a Luglio le svendite sono gestite dalla ASCOM.
Chiunque sia a dirigere lo shopping in città, poco importa, é sempre bello vedere gente per la strada carica di borse, pacchi e regali. Mette allegria vedere l'espressione soddisfatta sul viso delle persone che si sono gratificate con la 'terapia al dettaglio' o che hanno trovato il regalo giusto per una persona speciale.
E poi ci sono gli eventi! Per tutto Novembre Torino diventa l'ombelico del mondo - mentre a Luglio la sua antitesi, inizia la transumanza estiva con le massicce migrazioni verso i mari e i monti.
Si inizia con l'arte perché rende bella ed unica la vita, da quest'anno si procede con il tennis internazionale, per concludersi con il Torino Film Festival perché dagli anni 10 del 1900 Torino è la capitale del cinema italiano ed un set naturale per film e serie TV.
Chi abita a Torino dà la bellezza urbanistica locale, come il lusso di Porta Palazzo, per scontato. Dal basso e dal dentro, spesso si vede solo il grigio delle facciate che si mimetizza col grigio del cielo, ma a ben guardare Torino è di un'eleganza architettonica strabiliante che sembra stata concepita appositamente per essere ripresa da un drone e a diverse altezze.
Proprio questo Novembre abbiamo scoperto con l'ennesima serie TV che la Mole Antonelliana - il nostro simbolo - è davvero scenografica, che il ponte verso la Gran Madre è il nostro Pont Neuf e che la Galleria Subalpina - tanto cara a Nietzsche - ha le dimensioni e la luce perfette per l'atmosfera senza tempo che rappresenta.
Certo poi abbiamo anche un lungo fiume poetico e molti parchi in cui viviamo a Luglio, già che a Novembre fa buio per l'ora del thé, e la nebbia che sale dall'acqua copre la vista della collina.
Un tappeto di foglie gialle secche ricopre le nostre strade abbastanza improvvisamente. Fa un po' strano non avere una lunga stagione di cambio del colore delle foglie ma tant'é. Tutto in verità si coordina con la stagione della cioccolata calda con la panna e con le serate a tema al ristorante: tutto porcini all'inizio di Novembre e bagna càuda verso la fine quando il freddo è talmente forte da bloccare tutte le puzze.
A Luglio non ci sono questi problemi: eegna la spensieratezza e la leggerezza del pieno dell'estate e delle imminenti vacanze, seppur anche solo di una o due settimane, sono un miraggio che si allarga ogni giorno e verso il quale inevitabilmente tutti i torinesi si dirigono assetati.
Luglio nel suo calore estivo è piuttosto stabile, Novembre invece propone sempre dei cambi stagionali bruschi. Ovviamente gli effetti del cambio climatico si sentono in entrambi i mesi con grosse precipitazioni che allagano la città.
Al meno a Novembre c'è la scusa dei porcini che hanno bisogno di umidità, mentre a Luglio la preoccupazione di viticoltori e agricoltori sale vertiginosamente e troppo spesso interi raccolti vanno persi.
Luglio poi finisce in sordina, senza neanche più la sua piccola spiaggia lungo il Po, per lasciare spazio ad Agosto - il Leone dell'estate! Invece Novembre solitamente finisce alla grande con CioccolaTO - il festival del cioccolato con le sedie a sdraio in piazza San Carlo dove gustare in tutta tranquillità la Nutella - che per estensione indica anche tutte le creme di cioccolato spalmabili - e le fontane di cioccolata con le loro cascate ipnotiche.
In sostanza Torino a fine Novembre dà il là alla sua stagione da favola di cui purtroppo - o per fortuna come pensano purtroppo ancora molti - ancora quasi solo i residenti sono a conoscenza.
Girandole di antipasti tradizionali, o finger food assortiti serviti come origami, tra cui primeggiano cubetti di formaggio, rotolini di salumi, grissini, tartine, pizzette fresche, mini quiches, olive, salatini, tanto per citarne alcuni... accompagnati dai cocktail dell'aperitivo o mezzi flûtes di benvenuto di rosé o raffinati spumantini secchi; risotti con i carciofi, funghi porcini fritti, arrosti marinati nel vino rosso per ore e cotti a fuoco lentisimo; flan di formaggi alpini, e poi ancora praline, cri-cri, gianduiotti e cremini a volontà irrorati da calici di vini corposi rossi - Barolo, Nebbiolo, Barbaresco, Gattinara, Ruché e coppe di tradizionali Asti Spumante e Moscato d'Asti che ci solleticano il palato, e rinfrescano la gola dalla ridarola irrefrenabile che proviamo in questi momenti di riacquisita convivialità.
E quest'anno siamo proprio qui con il Moscato d'Asti venduto in Piazza San Carlo per la prima delle 5 edizioni torinesi delle ATP Finals. Il dorato dolce del piccolissimo perlage fruttato ci riporta alla regalità dei secoli passati. Guardandoci attorno, vediamo i nostri portici, le facciate dei palazzi nobiliari, e ci sentiamo anche noi protagonisti di una serie TV storica a metà tra Bridgerton e The Great.
Dopo tutto quelli erano i tempi di Torino capitale del Regno di Savoia e re e regine avevano ognuno il suo castello. E' la nostra storia, la nostra identità e anima.
Allora, guardiamo il cielo, ammiriamo la luna piena (in Toro) e sentiamo una scarica di eccitazione come Cenerentola quando il Principe insiste per far provare anche la lei la scarpetta di cristallo, e non casualmente, le calza a pennello!
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